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COPPA D'AFRICA

 immagine di presentazione

dalla Redazione

Ci siamo imbattuti in un post di Amnesty International, e vogliamo condividerlo con voi, perché tutti abbiamo bisogno di essere sensibilizzati. 

Durante le semifinali della Coppa d'Africa la nazionale della Repubblica Democratica del Congo ha protestato in silenzio per accendere i riflettori sul conflitto armato che sta uccidendo migliaia di persone nel paese.

La protesta arriva nel bel mezzo di nuovi combattimenti nella regione orientale tra il gruppo ribelle M23, sostenuto dal Ruanda, e l'esercito congolese alleato con gruppi armati locali, e di nuovi attacchi da parte dei ribelli ugandesi che hanno portato alla morte di decine di civili.

«Tutto il mondo vede ciò che sta accadendo nell'est del Congo, ma tutti tacciono. Mettete la stessa energia che usate nel parlare della Coppa d'Africa per raccontare ciò che succede nel nostro paese, non ci sono piccoli gesti!», aveva scritto su X (ex Twitter) il bomber del Betis Bakambu.

L'est del Congo lotta con la violenza armata da decenni: più di 120 gruppi combattono per mettere le mani sul potere, la terra e le sue preziose risorse minerarie, mentre altri cercano di difendere le loro comunità. Numerose fazioni armate hanno a lungo condotto campagne di violenza nella regione ricca di minerali e sono state accusate di numerose uccisioni di massa.