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INTERVISTA ALLA PROF.SSA GINEVOLI

dell'Indirizzo musicale

 immagine di presentazione

di Maria Elena Lancia e Emma Duranti - SOCIAL LAB

L’indirizzo musicale è parte integrante della vita del nostro Istituto: proprio in questi giorni gli studenti si esibiscono nei saggi finali, dando prova di quanto hanno imparato durante l’anno, guidati dai loro insegnanti. Qui l’intervista alla prof.ssa Ginevoli e al suo alunno Marco.

 

Buonasera professoressa, ci permettiamo di interrompere la sua lezione di clarinetto per un giustificato motivo: vorremmo conoscere meglio, e spiegare ai nostri lettori, il funzionamento dell’indirizzo musicale: cosa ci può dire a riguardo?

La scelta dello strumento musicale è un’opportunità per tutti i nuovi iscritti in prima media. Le lezioni sono individuali e di gruppo. Gli orari sono concordati con gli insegnanti di riferimento, comunque sempre nel pomeriggio. La materia include anche la musica d’insieme e l’orchestra, che svolge prove regolarmente finalizzate alla preparazione di concerti e saggi.

 

Quanti alunni ha seguito quest’anno? Con quali risultati?

Gli alunni sono ventiquattro, e direi che tutti loro hanno raggiunto buoni risultati. Grazie ai percorsi personalizzati e ad un lavoro assiduo si possono ottenere progressi e miglioramenti.

 

Come avvicina i suoi studenti al mondo della musica?

Per gioco. Spesso ci si avvicina al mondo della musica ascoltando una canzone che ci colpisce in modo particolare, e iniziamo a cantarla ripetutamente. Questo è solo uno dei modi in cui ci accorgiamo che siamo circondati dalla musica in ogni momento della giornata.

 

Se ce lo consente, ci vorremmo ora rivolgere direttamente al suo studente qui presente. Marco, ci puoi dire cosa hai imparato quest’anno?

Ho imparato che suonare è molto difficile, perché richiede costanza e impegno. Allo stesso tempo, però, è anche molto più divertente di quanto pensassi. Più materiale ho su cui lavorare, più mi piace.

 

Qual è il tuo pezzo preferito?

“Piccola musica notturna”. Vi faccio sentire la prima parte.

 

Sulle dolci note del clarinetto di Marco finisce questa intervista. E speriamo che molti di voi, come lui, possano intraprendere questo percorso e apprezzare i benefici della musica.