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L'ITALIANO PER GIOCO

immagine di presentazione 

di Francesco Battella e Valentino Russo - Social LAB

Oggi intervistiamo Alberto e Ludovica, che ogni giovedì pomeriggio vengono a scuola per tenere un Laboratorio con i nostri compagni.

Ciao Alberto, ciao Ludovica ma….. vi è piaciuta così tanto la scuola da volerci tornare?

Alberto: Sì, perché ho scoperto come si sta dall’altro lato.

Ludovica: Sì, la scuola mi è piaciuta, credo nel suo valore educativo e mi impegno per migliorarla e renderla piacevole anche per gli altri. 

 

Battute a parte, dovete spiegarci come si fa ad unire gioco ed italiano, perché a noi risulta proprio difficile credere che studiare possa essere anche divertente!

Alberto: trovando metodologie che consentano allo studio di non essere solo teoria, ma anche pratica esperienziale.

Ludovica: credo molto nella pedagogia dell’esperienza. Vivere esperienze di gioco permette agli individui di incontrarsi e dunque sforzarsi di capirsi, entrare in relazione. I giochi, come le attività, per poter riuscire hanno bisogno di comprensione linguistica, in questo modo tutto può essere più bello. 

 

Abbiamo pensato anche noi ad un gioco da fare con voi: sapete dirci qual è il participio passato del verbo essere? E quello presente?

Alberto: io cucinassi….

Ludovica: stato, essente. Questa era una domanda cattivella però!

 

Un ultimo quesito, poi vi lasciamo liberi di andare. Cosa avete studiato?

Alberto: io ho frequentato l’Istituto Alberghiero, sala bar e tecniche dei servizi commerciali.

Ludovica: io ho frequentato il Turistico, scienze dell’educazione e poi scienze pedagogiche.