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INTERVISTA SUI GIOCHI MATEMATICI

 

di Johnatan Cchawa e Federico Rocci - SOCIAL LAB

Lo scorso sabato si sono svolti i giochi matematici. Insieme alla prof.ssa Felice e ad alcuni partecipanti, vi diciamo di più sulla competizione.

Buongiorno Prof.ssa Felice, sappiamo che sabato 18 marzo alcuni studenti hanno partecipato ai Giochi Matematici e che lei si è occupata di promuovere l’iniziativa all’interno del nostro Istituto. 

 

  • Ci può spiegare meglio di che cosa si tratta e come si sono svolte, nello specifico, le gare di questo sabato? I giochi si dividono in diverse fasi: i quarti di finale, che si sono svolti sabato 11 marzo, i qualificati si sono recati a Rieti per le semifinali che si sono tenute il 18 marzo, e chi sarà riuscito a qualificarsi andrà a Milano per le finali. 

 

  • Quanti ragazzi della scuola hanno preso parte alla competizione? Sono molto soddisfatta dei risultati raggiunti, infatti molti sono i ragazzi che hanno preso parte alle semifinali. 

 

  • Ritiene che i ragazzi siano entrati nello spirito dell’iniziativa e stiano affrontando i Giochi nel modo giusto?  Assolutamente sì, sono entrati nello spirito ed è anche bello perché si sono iscritte molte persone. 

Approfittiamo dello spazio che ci ha concesso per farle qualche domanda, più in generale, sull’insegnamento della Matematica e altre nostre immancabili curiosità.

 

  • Perché, secondo lei, la maggior parte degli studenti è spaventata dall’approccio agli studi scientifici e soprattutto alla matematica? Bisogna trovare la chiave per comprenderla, e poi tutto risulta più facile.

 

  • Lei usa strategie/metodologie particolari per facilitare l’apprendimento della disciplina nelle sue classi? E qual è la reazione che riceve, di solito? Di solito uso metodi di laboratorio e i risultati sono molto positivi. 

 

  • Lei che scuola superiore ha frequentato? Ripeterebbe la sua scelta? Ho frequentato il Liceo Scientifico e sì, ci tornerei volentieri. 

 

  • Ha sempre voluto diventare una docente? Prima di diventare una prof. ho svolto altri lavori, ma sì, ho sempre voluto insegnare, fin da piccola. 

 

  • In ordine casuale, le chiediamo: animale preferito, squadra del cuore, cibo che ama mangiare e colore che la mette di buon umore: Adoro i gatti, non seguo lo sport, amo mangiare le lasagne (mmmm che buone), e il mio colore preferito è il rosso. 

 

  • Prof, ma è anche il mio preferito! Ok, ci ricomponiamo per l’ultima domanda, la più sentita da parte nostra. Secondo lei, qual è la materia più importante? Tutte le discipline sono importanti, soprattutto alle scuole medie, perché studiando potete capire cosa vi piace e soprattutto cosa volete fare da grandi, chi vorrete essere dipende anche da quello che studiate, talvolta con fatica, oggi.

La ringraziamo per averci spiegato con pazienza e chiarezza tutte le questioni che abbiamo sottoposto alla sua attenzione.

 

Ma le sorprese non finiscono qui, abbiamo infatti avuto la fortuna di avere nella nostra redazione ben due partecipanti ai giochi, che hanno voluto raccontarci l’esperienza vissuta in prima persona. 

Emma e Nicole, diteci un po’, come è andata? Sabato 18 marzo, siamo arrivate davanti alla scuola Ricci di Rieti alle 14:00 e ci hanno fatto entrare alle 14:30.  Siamo stati divisi in alcune aule in base al cognome. Abbiamo dovuto spegnere il telefono e metterlo sulla cattedra, poi ci hanno detto che avevamo un’ora e mezza per finire il test e che per consegnarlo dovevamo aspettare almeno un’ora.

Eravate emozionate? Davanti a quel grande cancello eravamo molto ansiose ma allo stesso tempo molto emozionate, le finali si terranno all’università Bocconi di Milano quindi abbiamo cercato di fare del nostro meglio. 

Teniamo le dita incrociate per voi ragazze, e per tutti i partecipanti, perché siamo più che certi che abbiate dato il massimo!