Questo sito utilizza cookies tecnici e di terze parti per funzionalità quali la condivisione sui social network.
Cliccando su Accetto, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento si acconsente all'uso dei cookie. Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Ulteriori informazioni.

Stampa

IL CARABINIERE

 

di Carlo Lancioni  - 2 A 
Io fin da sempre ho un obiettivo nella mia vita: diventare un carabiniere al servizio della gente. Però io ho una nemica, la mia altezza, che mi impedisce di inseguire e raggiungere questo mio sogno.

Fin da ora che sono un ragazzo mi impegno a scuola, faccio dei sacrifici e non mi comporto mai male, portando sempre rispetto ai prof, perché loro sono delle autorità, esattamente come i carabinieri. Fare parte dei carabinieri mi renderebbe orgoglioso e mi farebbe pensare che tutti quei sacrifici che ho fatto durante questo percorso non sono andati invano. Infatti per ora il mio obiettivo è di uscire dalla terza media con un buon voto e poi di puntare fino al quinto anno delle superiori e poi dell’università. Però fare il carabiniere è anche un mestiere molto pericoloso, perché non sai mai se tornerai a casa sano e salvo, senza neanche un graffio. Nonostante tutto ciò però, io voglio raggiungere questo mio sogno. A me piacerebbe soprattutto far parte di una squadra mobile, ovvero quei carabinieri che catturano i mafiosi e fanno i posti di blocco. Stare in ufficio mi annoierebbe e non mi consentirebbe di fare il lavoro che io veramente desideravo. Poi mi piacerebbe anche per esempio indagare su casi irrisolti e di dare risposte a persone che non le hanno. Mi ispirerei a Steve Mcgarret  capo della TASK FORCE DEGLI HAWAI-FIVE-O e cercare di risolvere i casi  nella sua stessa velocità, ma quello è solo un film e so che nella realtà non è così.