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QUANDO LA FANTASCIENZA DIVENTA SCIENZA
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di Filippo Mancini

Una potente tempesta si scatena su una valle di Marte , sulla quale sono da poco atterrati Jhohansen ed il suo equipaggio.

La missione Ares 3 deve tornare immediatamente sul Mav, Mars  Ascent Vehicle. Se quest’ultimo si rovescia è la fine per tutti.  Durante il viaggio dallo Hab  al Mav, il membro dell’equipaggio Mark Watney viene trafitto da una antenna. Credendolo morto,  i compagni abbandonano il pianeta senza di lui.

Mark Watney, il  nostro protagonista, è rimasto solo su Marte.  

La caratteristica  di questo libro non è tanto  la drammaticità dell’evento quanto l’ironia che accompagna il protagonista durante tutta la storia. Fin dal primo risveglio, durante sol 7(l’incidente è accaduto a sol 6) Mark è alla ricerca di una soluzione.  È un botanico e un “maledetto” ottimista. Coltiva patate con i suoi escrementi sul pianeta rosso, creando una serra e riproduce l’umidità bruciando idrogeno e ossigeno.  

Non solo…. Escogita un modo per comunicare con la terra hackerando il codice del rover. Il suo obiettivo fin dall’inizio è  quello di restare in vita almeno per i successivi  4 anni, fino all’arrivo di Ares 4 (la missione successiva). Mark ha due problemi fondamentali: sfamarsi, e raggiungere il cratere Schiaparelli (base di ares 4). Un piccolo dettaglio, il cratere si trova a 3200 km da lui, e l’autonomia del rover ne consente solo 30. Sarà interessante scoprire come e se riuscirà a completare la missione “nella missione!”